“Ragù”

“… scusa ma ho fretta debbo scappare … “ quante volte lo abbiamo sentito dire da un amico incontrato per caso che “friggeva” come se fosse in gara contro il dio Chronos … certo non vale per tutti ma per tanti è quasi una parola d’ordine, gli impegni hanno circoscritto un modo di vivere che ha fatto dell’orologio un idolo intransigente, il quale a poco a poco si è appropriato della nostra vita ed è con lui che dobbiamo fare i conti ogni giorno … più volte al giorno.

Io sono tradizionalista, a me piace trafficare o sbirciare in cucina perché inizio a gustarmi il pranzo quando ancora è una semplice idea, adoro sentire i profumi che veleggiano sovrapponendosi nell’aria ed a poco a poco si fonderanno nella pietanza finale … questo è il mio pranzo preferito, il mio “Sabato del villaggio” … la mia cena anche di un singolo piatto.
E coloro che vivono in competizione con l’orologio? Vorrei dirgli che mi dispiace, immagino che si rifaranno la sera o nei fine settimana ma non per questo debbono perdersi la soddisfazione di gustare un ottima Pasta al Ragù o altri cibi “svelti” che prossimamente troverete su questo sito.

Certo che un piatto di Tagliatelles, Macaroni O Casarecce … condite con uno dei nostri Ragoût si avvicina molto al “fatto in casa integrale” perde nella ritualità che ha la sua importanza ma per il resto è altrettanto appetitoso.
In Italia una famiglia su tre è composta da una sola persona, significa che i “Single” rappresentano un consistente spaccato della società, la medesima percentuale che si registra nel resto d’Europa .
E’ evidente che una persona sola non può provvedere a tutto, a qualcosa deve rinunciare ma la buona cucina, gli ottimi prodotti, contribuiscono a vivere meglio, a stare bene con sé stessi e con gli altri, aiutano a non cadere nelle paure di cui tutti siamo vittime in questo secolo che segue al “breve” e che a volte vorremmo fosse già passato.